Il valore di questo computer non sta nel prodotto in sè, ma in cosa puoi fare con esso. E’ questa più o meno la frase che Apple da anni ci ripete come un mantra.
Da cosa deriva questa scelta comunicativa?
Alla base di tutto c’è la teoria del golden circle.
Simon Sinek, con la teoria del cerchio d’oro o golden circle, ha sovvertito la comunicazione delle imprese basata sulla logica del “cosa-come-perché”.
Il suo metodo trova fondamento nella biologia. Partendo dal fatto che il cervello è costituito:
- dalla neocorteccia, la parte più esterna del cervello che sviluppa i pensieri razionali, che corrisponde a “cosa”;
- dalle aree del sistema limbico che gestiscono i sentimenti e le decisioni istintive, che corrisponde al “perché”
Sinek, ha dimostrato che la comunicazione delle imprese impostata sul “cosa si fa”, consente al sistema limbico, che non ha capacità di linguaggio, un’interpretazione distorta del messaggio.
Mentre partire dal “perché lo si fa”, permette a tale sistema l’interpretazione in comportamenti che rimangono fissi nella mente degli individui che ne apprendono le motivazioni.
Per avvalorare la sua tesi, Sinek ha evidenziato come le grandi imprese di successo, ad esempio Apple, concentrando l’attenzione degli interlocutori non sul prodotto, quindi sul cosa facciamo bensì sul perché sia stato creato, sono state capaci di differenziarsi sul mercato e di godere di un vantaggio competitivo permanente nel tempo.
What: cosa
How: Come
Why: Perchè